Castello Mina della Scala

Castello Mina della Scala
Indirizzo Via Eugenio Montale, 6, 26030 Casteldidone CR, Italia
Punti di contatto
Cap 26030
Modalità di accesso

Accesso solo con visite guidate 

Il Castello Schizzi o Palazzo Mina di Casteldidone è l'unico testimone rimasto delle vicende del Rinascimento in poi. Risale al 1596 come testimonia una lapide murata. Il committente è Ludovico Schizzi. L'architetto è ignoto. E' una bella costruzione atipica, cioè unica perchè in essa viene armonizzato sia l'elemento abitativo, sia l'elemento sicurezza: non tutta rocca, non tutta casa gentilizia. Viene chiamato indistintamente dagli abitanti: o Palazzo o Castello. Le due torri fiancheggiatrici con le due gemelle al retro, le garrite sopraelevate per la difesaformano un tutto armonico con le ampie sale, con i vestiboli da farne un elemento tipico se non esclusivo dell'architettura mista del trecento e del quattrocento "mastio" con costruzione residenziale vera e propria. Le tappe storiche della costruzione, della duplice ricostruzione, dell'ampliamento, restauro e riordino sono segnalate da date incise nelle lapidi murate: * 1596 Ludovico Schizzi fa costruire la villa castello; * 1648 viene bruciato dai Gallo-Estensi; * 1657 ricostruzione (6 luglio); * 1735 ampliamento e restauro: Ludovico Carlo capitano e conte. Dalle visite pastorali si ha la data dell'erezione dell'Oratorio di S.Antonio (Settala 1686): il visitatore annota: "costructa da 6 anni".L'armonica decorazione settecentesca dei soffitti, delle ampie sale e dei vestiboli, i medaglioni, le rappresentazioni mitiche: putti e racconti mitologici, gli amorini, sono non tutti della stessa mano, ma tutti della medesima epoca: il settecento. Belle le rappresentazioni delle virtù care alla Casa Schizzi: prudenza-giustizia-temperenza-fortezza. Importante la sala di rappresentanza (ora del bigliardo) per gli stemmi gentilizi accoppiati che rappresentano probabilmente le parentele contratte: Odescalchi - Visconti - Bertani - Bernardino della Massa. Il Castello, o Villa, passato in proprietà dei Mina della Scala e suoi eredi è incluso nei beni architettonici tutelati dalla Sopraintendenza, centro di interesse storico-artistico è meta di turisti e centro di manifestazioni culturali.

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